Shutter island: la recensione

Recently updated on Febbraio 17th, 2024 at 11:51 am

Shutter Island, diretto da Martin Scorsese, è un film drammatico e psicologico del 2010, che ha fatto molto discutere nei suoi tempi. Interpretato dal leggendario Leonardo DiCaprio, il film ha catturato l’attenzione del pubblico e della critica con la sua trama intricata e l’atmosfera inquietante. In questo post, analizzeremo la trama, la regia, la colonna sonora e la recitazione in “Shutter Island”, cercando di capire il significato del film che ha affascinato e confuso molte persone.

Trama

La trama di Shutter Island è complessa e ingannevole. Il film segue due U.S. Marshals, Teddy Daniels e Chuck Aule, su un’ inquietante prigione chiamata Shutter Island, una ex fortezza della guerra civile che è stata convertita in un istituto di massima sicurezza per i criminali mentalmente insani, e Teddy ha motivo di sospettare che l’assassino di sua moglie sia tenuto qui, oltre che per indagare sulla misteriosa scomparsa di un paziente. L’ambientazione è negli anni ’50, un’epoca in cui molti uomini a reduci dalla seconda guerra mondiale spesso trovavano impiego con come agenti di polizia.

I due protagonisti , Teddy e Chuck, iniziano a scavare nel caso, si rendono conto che nulla è come sembra su Shutter Island. La diffidenza e la paranoia prevalgono nell’isola, mentre il personale medico sembra avere qualcosa da nascondere. Teddy, in particolare, lotta con i suoi demoni personali e traversie mentali, e il confine tra realtà e allucinazione diventa sempre più sfocato.

Shutter Island

Regia e colonna sonora

La regia di Scorsese è impeccabile in Shutter Island. Il regista è molto abile nel costruire tensione e suspense, creando un ambiente inquietante con la sua fotografia ombrosa e i suoni discordanti. Scorsese tiene il pubblico sulla punta della sedia, attraverso un gioca e un gioco di luci e ombre del plot di diabolica cura. Ogni volta che pensiamo di aver capito la trama, il regista getta un’altra svolta nel mix, lasciandoci confusi e dinamicamente interessati.

La colonna sonora di Shutter Island è altrettanto sorprendente. Il compositore tedesco Johnah Johanneson ha creato un ambiente musicale disturbante, utilizzando effetti sonori strani e oscuri che giocano con le nostre paure più intime. Alcuni momenti musicali diventano veri e propri protagonisti, mentre la musica cresce nel momento giusto, intensificando il senso di suspense e farama tipico di un thriller psicologico.

Leonardo DiCaprio, nel ruolo di Teddy Daniels, è assolutamente fantastico in Shutter Island. Il famoso attore interpreta con successo il complesso protagonista, passando dal cinico e duro investigatore al paziente instabile e angosciato.

Kingsley, Von Sydow e Ruffalo conferiscono solidità e completezza al film, e Scorsese ci presenta un film con richiami a Hitchcock e Kubrick su questa isola strana e isolata , prima di qualsiasi rapporto al di fuori di essa. E’ inutile dire che è proprio DiCaprio la vera stella del film. La sua è una performance senza sorriso e piuttosto opaca: ma è proprio il tipo di performance che Scorsese voleva da lui , come anche nel film The Departed.

Shutter Island

Temi di Shutter Island

Realtà vs. immaginazione
Uno dei temi principali del film di Scorsese è la distinzione tra la realtà e l’immaginazione. Teddy Daniels lotta con la sua percezione della realtà e il personaggio stesso. Nel corso del film, il pubblico viene guidato attraverso una serie di indizi che insinuano che la sua visione della realtà potrebbe essere del tutto errata.

La follia
Shutter Island è un racconto su come la consapevolezza della follia può essere l’unico contrappeso alla stessa. Uno degli aspetti più potenti del film è la rappresentazione dei confini sfumati tra la malattia mentale e la salute mentale. Il film mette in discussione la stabilità mentale dei suoi personaggi in modo che il pubblico non possa mai essere sicuro di chi può essere considerato pazzo o sano di mente.

Le conseguenze dell’abuso
Un altro dei numerosi temi del film è la rappresentazione delle terribili conseguenze dell’abuso fisico e psicologico. Ashecliffe è un istituto psichiatrico che si trova su un’isola remota e ogni paziente al suo interno è stato vittima di abusi. Il pubblico avverte un terrore nel vedere la sottocultura degli abusi che la struttura ha sviluppato, collaborando, senza sfruttare alcuna empatia, alla narrativa oscura e delirante.

La natura umana
Shutter Island affronta anche l’argomento della natura umana e della moralità. Il pubblico si ritrova a chiedersi cosa avrebbe fatto al posto dei personaggi principali se si fossero trovati nella stessa situazione. Inoltre, il film mette in discussione la qualità della morale, l’etica, il senso di dovere e di colpa degli esseri umani.

L’isolamento
Infine, Shutter Island affronta il tema dell’isolamento. L’isola sulla quale Teddy e Chuck sono mandati per l’indagine risulta essere un luogo dove è facile perdere il senno, trovandosi, come si diceva prima, in un clima difficile e oppressivo. In questo ambiente, i personaggi del film non hanno una via d’uscita e si confrontano con le proprie paure e oscurità, lasciando il pubblico a riflettere sulla futilità del combattere questi sentimenti da soli.

Riflessione

Shutter Island è un film che deve essere visto per essere compreso appieno. La trama è complessa, e richiede un po’ di attenzione e dedizione per essere affrontata. La distinzione tra la realtà e l’immaginazione, la follia, le conseguenze dell’abuso, la natura umana e l’isolamento sono solo alcuni dei temi che ci fanno riflettere sulla complessità della vita.

Tuttavia, Martin Scorsese ha creato un’opera d’arte unica, attraverso la sua regia, la colonna sonora, ma soprattutto la recitazione di DiCaprio. Shutter Island ricorda un po’ i vecchi thriller psicologici dei decenni passati, attraverso la sua atmosfera inquietante e la svolta inaspettata. Se stai cercando un film che ti metta sull’orlo della sedia, Shutter Island fa proprio per te.

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