Non siamo più vivi è una di quelle serie da cui non ci aspettiamo molto ma che finisce con lo stupirci. Si tratta di quel tipo di serie dove si parte con delle aspettative molto basse, per poi rivalutarla complessivamente nel finale.
Il dramma coreano in questione , riprende il popolare manga pubblicato tra il 2009 e il 2011, incentrando la narrazione su una futura apocalisse zombie. La serie televisiva horror sudcoreana è stata distribuita su Netflix a partire dal 28 gennaio 2022. La storia segue un gruppo di studenti intrappolati nella loro scuola durante una pandemia che trasformato le persone in zombi, mostrando la loro lotta per la sopravvivenza mentre cercano una via di fuga per salvarsi.
Trama
La trama di Non siamo più vivi riprende i classici drama coreani incentrati sull’ apocalisse, come Train to Busan, ma nel farlo , ma riesce lo stesso a superare gli stereotipi su questo genere. Ciò che la rende uan ventat di aria fresca , però, è l’ambientazione. La scelta di studenti delle scuole superiori come personaggi principali è una mossa molto intelligente.
Non siamo più vivi non perde tempo ad avviarsi. Il primo episodio ci dà un’introduzione ai personaggi principali, i più importanti (e alcuni interessi amorosi), ma nulla di tutto ciò rallenta il ritmo dello spettacolo. Abbiamo anche qualcosa di un po’ insolito nei film e negli spettacoli sugli zombi: nel primo episodio vediamo effettivamente chi è il Paziente Zero e capiamo anche come inizia l’intera epidemia.
I timori e le reazioni esagerate degli studenti alla situazione aumentano l’atmosfera dello spettacolo, creando una situazione di totale frenesia. E il fatto che siano sempre impegnati nei loro affari, non importa quanto apocalittiche siano le cose, significa che la storia può procedere senza problemi indipendentemente dall’orda di zombie. La serie è anche stata rilasciato poco dopo la pandemia mondiale , con un tempismo alquanto preoccupante.
Non siamo più vivi sembra essere stata scritta con una seconda stagione in mente, quindi le cose non finiscono in modo particolarmente chiaro, lasciando quindi un finale aperto . Probabilmente ciò significa che ci saranno altri episodi, ben venga.
Come nasce il virus in Non siamo più vivi
Il virus è stato creato dal professore di scienze della Hyosan High School, Lee Byeong-chan (Kim Byung-chul), come modo per aiutare suo figlio Jin-su (Lee Min-goo), gravemente bullizzato, a trasformare la sua paura in rabbia e difendersi. È stato battezzato “Virus Jonas” in onore del filosofo tedesco Hans Jonas, che ha scritto ampiamente su Gnosticismo e bioetica. La soluzione al virus viene suggerita nell’episodio 1 quando Byeong-chan spiega che il “volere di sopravvivere” di un organismo lo classifica come vivente e che la motivazione a vivere può essere abbastanza potente da sconfiggere il virus.
Nella maggior parte dei casi, sfortunatamente, il volere di vivere del virus è più forte di quello della persona infetta. Come rivelato negli episodi 9 e 10, il virus ferma il cuore della vittima, stimola il loro tronco cerebrale per il movimento e si nasconde nell’RNA delle loro cellule. Gli zombie di Non siamo più vivi traggono molta ispirazione dal film horror zombie coreano del 2016 Train to Busan, con una menziona diretta all’ interno dello show televisivo.
Le caratteristiche di rabbia degli zombie di Non siamo più vivi sono state rese popolari da 28 Giorni Dopo di Danny Boyle e sono un elemento comune nell’horror zombie, in contrasto con i più lenti zombie classici di George Romero in Dawn of the Dead.
Cast di Non siamo più vivi
Di seguito i personaggi principali del cast di Non siamo più vivi:
- Nam On-jo (Park Ji-hu): Una studentessa coinvolta nelle disavventure all’interno della scuola durante l’epidemia di zombi . E’ mostrata come un personaggio forte e risoluto, che dimostra coraggio e astuzia di fronte al pericolo.
- Lee Cheong-san (Yoon Chan-young): Il migliore amico di On-jo e uno dei personaggi principali, il cui coraggio e lealtà sono messi alla prova durante l’epidemia. Inizia esitante e incerto di sé stesso, ma mentre affronta l’invasione degli zombi, si trasforma gradualmente in un coraggioso leader. Lee Cheong-san diventa più forte e sicuro di sé superando le sue insicurezze a causa delle difficoltà che incontra.
- Choi Nam-ra (Cho Yi-hyun): Una delle studentesse coinvolte nell’epidemia, che mostra forza e determinazione.
- Lee Su-hyeok (Park Solomon): Un altro studente che lotta per sopravvivere alla minaccia degli zombi.
- Yoon Gwi-nam (Yoo In-soo): Uno studente che si rivela essere un antagonista all’interno del dramma.
- Lee Na-yeon (Lee Yoo-mi): Una studentessa che affronta le proprie paure e sfide durante l’epidemia.
- Lee Byeong-chan (Kim Byung-chul): Un personaggio di supporto nella serie.
- Song Jae-ik (Lee Kyu-hyung): Un altro personaggio di supporto.
- Nam So-ju (Jeon Bae-soo): Un personaggio di supporto che contribuisce alla trama.
Conclusione
Nonostante alcuni lievi difetti , Non siamo più vivi è definitivamente una serie che merita di essere vista. Il ritmo è davvero incalzante. La storia raramente rallenta. Ogni volta che pensi di poter prendere un momento per riprendere fiato, succede qualcosa di nuovo che ti fa saltare sulla sedia. L’intera serie dura solo circa 12 ore.
L’adrenalina è incredibile, aspettando di vedere se qualcuno riuscirà a uscire vivo dalla scuola. Più di una volta, ho avuto l’intenzione di smettere di guardare ma il finale dell’episodio mi costringeva a continuare, ed è proprio questo quello che ciascuna serie televisiva dovrebbe fare. Ho visto molte serie televisive di questo genere, e sicuramente questa merita un posto nella mia top cinque personale. Se siete dei fan di The Walking Dead o dei drammi coreani in generale questa serie fa davvero al caso vostro. Spero sia di vostro gradimento, solo non guardatela al buoi..