Fantastici 4: Spiegazione Delle Scene Post Credit

Ultimo aggiornamento: 26 luglio 2025 19:25

Negli ultimi anni, l’industria cinematografica ha più volte tentato di portare i Fantastici 4 sul grande schermo, con risultati spesso deludenti. Ma qualcosa è cambiato con “Fantastici 4 – Gli Inizi”, l’ultima iterazione dei celebri personaggi Marvel, finalmente capace di conquistare critica e pubblico. Più che un semplice cinecomic, il film si impone come una dichiarazione d’intenti, restituendo dignità a una delle famiglie più iconiche della cultura pop e offrendo una lettura moderna, potente ed emozionante della loro origine.

Una celebrazione fumettosa del mito dei Fantastici 4

Fin dai primi fotogrammi, “Fantastici 4 – Gli Inizi” si presenta come un omaggio dichiarato alle origini fumettistiche del gruppo. L’estetica visiva, curata e colorata, si fonde perfettamente con il tono narrativo che alterna momenti di azione a passaggi più intimisti. La fedeltà allo spirito dei fumetti Marvel viene celebrata in ogni scena: dai costumi ispirati alle run classiche, fino all’approccio narrativo che mette al centro il valore della famiglia, vero pilastro della mitologia dei Fantastici Quattro.

Il pubblico ha accolto con entusiasmo il film, definendolo “l’adattamento che i fan meritavano”. Dopo anni di trasposizioni poco convincenti, la pellicola riesce finalmente a rendere giustizia al quartetto, regalando una storia che bilancia azione, emozione e un profondo rispetto per i personaggi originali.

Il cuore pulsante del film: la famiglia Richards

Uno degli aspetti più riusciti di “Fantastici 4 – Gli Inizi” è senza dubbio la rappresentazione della famiglia. Non si tratta soltanto di una squadra di supereroi: i Fantastici Quattro sono una vera famiglia, con dinamiche complesse, affetti profondi e sacrifici reali. Il rapporto tra Reed Richards e Susan Storm, così come quello con il figlio Franklin, è il fulcro emotivo dell’intero film.

È proprio in questo contesto che il film introduce uno dei momenti più drammatici e significativi: il sacrificio di Susan Storm. Quando il piano di Reed per salvare la Terra da Galactus fallisce, l’unica speranza è attirare il divoratore di mondi dentro un portale di teletrasporto rimasto aperto. Susan utilizza al massimo i suoi poteri per riuscire nell’impresa, dimostrando la sua immensa forza e arrivando a dare la vita per proteggere suo figlio.

Questa scelta narrativa, oltre a confermare la centralità del personaggio di Susan, richiama fedelmente le versioni fumettistiche in cui lei viene spesso considerata la più potente del gruppo. Le sue abilità – che vanno ben oltre la semplice invisibilità – le permettono di manipolare energia e materia con una forza quasi cosmica.

Franklin Richards: l’essere più potente dell’universo Marvel

Ma il film non si limita a raccontare una battaglia epica. Introduce anche, con grande intelligenza, uno dei personaggi più affascinanti dell’intero universo Marvel: Franklin Richards. Figlio di Reed e Susan, Franklin è da sempre un’anomalia nei fumetti, un bambino con poteri praticamente divini. E il film non esita a sottolinearlo.

Dopo la morte della madre, Franklin riesce a riportarla in vita, un gesto che nel linguaggio narrativo Marvel ha un peso incalcolabile. Questo evento segna l’inizio di un arco potenzialmente epocale. Nei fumetti, Franklin è capace di creare universi alternativi, manipolare la realtà, viaggiare nel tempo e persino assumere il ruolo di un nuovo Galactus in alcune linee temporali.

fantastici 4

Il film cita chiaramente questi riferimenti, strizzando l’occhio ai lettori di lunga data. Il personaggio diventa il fulcro di una nuova fase narrativa, al punto che Galactus stesso rinuncia a divorare la Terra in cambio del bambino. Un dettaglio che suggerisce quanto il potenziale di Franklin sia visto come una risorsa in grado di alimentare letteralmente un essere cosmico.

Galactus e Shallaballa: nemici ma non finiti

L’antagonista principale del film è Galactus, rappresentato in modo maestoso, quasi biblico. Lungi dall’essere semplicemente “sconfitto”, viene invece esiliato a milioni di anni luce dalla Terra insieme a Shallaballa, la versione alternativa di Silver Surfer. Entrambi i personaggi hanno ricevuto un’accoglienza positiva da pubblico e critica, grazie a un design curato e a performance vocali potenti (doppiaggio italiano ed inglese eccezionale).

Questa decisione creativa lascia aperta la possibilità di un ritorno futuro, mantenendo intatta l’aura di potenza che circonda questi personaggi. Galactus, in particolare, è trattato come un’entità unica nel multiverso, quasi mitologica, alla stregua di America Chavez o Kang.

Universo 828 e riferimenti a Jack Kirby

Un dettaglio che i fan più attenti hanno apprezzato è l’ambientazione del film nell’universo 828. Il numero non è casuale: si tratta di un omaggio a Jack Kirby, uno dei creatori originali dei Fantastici Quattro, nato proprio il 28 agosto. Questo tipo di riferimento culturale arricchisce l’esperienza visiva, sottolineando quanto il film sia stato concepito come un vero atto d’amore verso la storia Marvel.

Importante anche notare che “Fantastici 4 – Gli Inizi” non è un prequel del prossimo Avengers: Doomsday. È un film autonomo, con una propria identità e narrazione completa, che però pone le basi per sviluppi futuri, senza diventare mero strumento introduttivo.

Le scene post-credit e il ritorno di Destino

Come da tradizione Marvel, le scene post-credit lasciano intendere sviluppi narrativi cruciali. La prima scena mostra il ritorno del Dottor Destino, visto di spalle mentre Franklin, ormai cresciuto, gli tocca il volto. L’identità dell’attore non viene rivelata, mantenendo alta la suspense. In questa scena, si suggerisce un legame oscuro e misterioso tra Destino e Franklin, forse già manipolato dal villain.

La Latveria, nazione fittizia governata da Destino, compare brevemente con dettagli importanti: la sua sedia vuota durante un vertice ONU è simbolo del suo rifiuto di collaborare, e suggerisce una posizione di potere e isolamento. Il fatto che Destino non sia stato pienamente introdotto in questo film crea grande attesa per il suo ruolo in Avengers: Doomsday.

Omaggio alla storia animata dei Fantastici 4

La seconda scena post-credit è più leggera, ma non meno significativa. Viene riproposta la sigla del cartone animato classico dei Fantastici 4, con un tocco nostalgico e autocelebrativo. Compare anche il Red Ghost, uno dei nemici storici, il che alimenta le speculazioni su quali villain potranno apparire nei sequel.

Un futuro multiversale: verso “Avengers: Doomsday”

Tutte le premesse costruite in questo film convergono verso un punto: il rapimento di Franklin da parte di Destino sarà l’evento catalizzatore per il passaggio dei Fantastici 4 nell’universo 616, cioè la continuity principale del Marvel Cinematic Universe. Kevin Feige ha già lasciato intendere che dopo Secret Wars ci sarà una “risistemazione” delle timeline, non un reboot totale, ma un modo per “sistemare” o sostituire alcuni personaggi.

Come accaduto nei fumetti con Heroes Reborn e Il Ritorno degli Eroi, anche qui il concetto di multiverso sarà usato per introdurre nuove versioni di personaggi amati, o riportarne in scena altri scomparsi, come Iron Man o Black Widow. Franklin Richards potrebbe essere la chiave di volta di questa transizione.

Conclusioni: il ritorno trionfale dei Fantastici 4

“Fantastici 4 -Gli Inizi” rappresenta molto più di un buon film: è la rinascita di un’icona. La cura nei dettagli, la fedeltà alla fonte, la forza narrativa e la costruzione del mondo sono elementi che lo rendono uno dei capitoli più riusciti del Marvel Cinematic Universe recente. Ma soprattutto, restituisce ai Fantastici 4 il posto che meritano: al centro della scena, come pionieri, eroi e famiglia. E con il futuro multiversale alle porte, il loro viaggio sembra solo all’inizio.


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