Ultimo aggiornamento: 03 novembre 2023 15:18
“Le iene” è un film del 1992 diretto da Quentin Tarantino, il regista americano capace di creare una miscela esplosiva di violenza e umorismo nero. Ambientato nella subcultura criminale di Los Angeles, il film seguiva le vicende di un gruppo di criminali che cercavano di rubare una bisaccia di diamanti. Nel corso della pellicola, si susseguono scene cruente e dialoghi taglienti, sullo sfondo di una colonna sonora dal grande impatto.
Trama
Il film si apre con un lungo dialogo tra i personaggi di Mr. White e Mr. Pink, interpretati rispettivamente da Harvey Keitel e Steve Buscemi. In questa prima scena, Tarantino dimostra di avere un grande talento per la scrittura di dialoghi, capaci di coinvolgere lo spettatore. I due delinquenti discutono animatamente sulla questione degli spiccioli, pretesto per introdurre il tema della fiducia e della lealtà nel mondo della criminalità.
Proseguendo nella pellicola, incontriamo altri personaggi indimenticabili, come il violento Mr. Blonde (Michael Madsen) o il misterioso Mr. Orange (Tim Roth). Ognuno di loro ha una personalità ben definita, e Tarantino riesce a far emergere i dettagli della loro vita attraverso una serie di flashback. Non mancano le scene d’azione, come quella in cui il gruppo tenta di evadere dalla polizia, oppure quella in cui Mr. Blonde mutila un ostaggio a colpi di rasoio.

Ma l’elemento più distintivo di “Le iene” è senza dubbio l’utilizzo della colonna sonora. Tarantino si dimostra abile nel scegliere canzoni che si adattano perfettamente alle scene in cui sono inserite, generando un’atmosfera unica di tensione ed energia. Non a caso, la OST del film ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, diventando un’icona della cultura pop.
Una nuova era del cinema
Una delle caratteristiche più evidenti di “Le Iene” è che affronta tematiche molto diverse rispetto al cinema italiano tradizionale. Se i film italici sono spesso incentrati sulla famiglia, sull’amore e sulla vita quotidiana, “Le Iene ” si occupa di denuncia sociale, di scandali, di reati e di episodi di cronaca nera. In questo modo, ha aperto una nuova frontiera narrativa per il cinema italiano, che può ora affrontare temi che in passato sarebbero stati considerati troppo scomodi o violenti.
Ma non solo. “Le Iene ” ha anche innovato dal punto di vista tecnico, utilizzando tecniche di ripresa e di montaggio che erano sconosciute nel cinema italiano fino a pochi anni fa. Ad esempio, spesso viene usato il found footage, ovvero le riprese fatte con telecamere nascoste o mimetizzate all’interno del set. Questo crea un senso di realismo e di immersione molto forte per lo spettatore, che si sente al centro dell’azione.
Le iene: un modo nuovo di fare i personaggi
Inoltre, “Le Iene ” ha anche introdotto un cast di personaggi molto particolari e iconici, che spesso sono diventati degli archetipi della cultura popolare italiana. Pensiamo, ad esempio, a Luigi Pelazza, uno dei conduttori della trasmissione televisiva, che ha recitato in molti dei film del franchise. Il suo personaggio irriverente, chiacchierone e un po’ scavezzacollo è diventato un’icona culturale, e ha influenzato la rappresentazione di certi stereotipi nel cinema italiano.
Infine, “Le Iene ” ha anche dato voce a una generazione di giovani filmmaker e artigiani del cinema, che hanno visto nella trasmissione televisiva e nei film un’opportunità per esprimersi artisticamente e per raccontare storie che diventano fenomeni di culto. In questo modo, “Le Iene ” ha generato un vero e proprio movimento culturale, che ha contagiato il cinema italiano e ha portato a una rinascita del genere documentaristico e di denuncia sociale.

Penso che questo sia un film che ha segnato la carriera di Quentin Tarantino, nonché uno dei capisaldi del cinema indipendente degli anni ’90. La sua fama è cresciuta sempre di più grazie al passaparola tra gli appassionati di cinema, e oggi il film è considerato un cult. Se non l’avete ancora visto, vi consiglio di rimediare: non ve ne pentirete.
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