Ultimo aggiornamento: 23 settembre 2025 08:23
Il mondo del cinema e della televisione vive da anni una trasformazione profonda. La strada che viene spesso intrapresa è quella di espandere l’ “Universo” che ruota attorno ad una storia oppure ad un personaggio, una formula narrativa che, ispirata dalla Marvel, tenta di moltiplicare le storie attorno a un brand già consolidato. Film, spin-off, serie TV e persino anime diventano tasselli di un mosaico che punta a catturare il pubblico su più piattaforme.
Dopo la Marvel e il successo televisivo dei franchise firmati da Dick Wolf, ora anche la saga di Creed sceglie di percorrere questa strada. Amazon Prime Video ha infatti confermato la creazione di un “Creed Universe”, con un progetto ambizioso che prende il via da una serie dal titolo evocativo: Delphi.
Ma cosa rappresenta davvero questa mossa? È il segno di una nuova era narrativa o l’inizio di un declino che rischia di snaturare l’essenza stessa di Creed?
L’annuncio ufficiale: benvenuti a Delphi
La notizia era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale: Amazon MGM Studios, in collaborazione con la casa di produzione Outlier Society di Michael B. Jordan (Adonis Creed), ha dato il via libera a Delphi, la prima serie televisiva ambientata nel mondo di Creed. Oltre alla serie , anche il quarto capitolo cinematografico di creed è in produzione.
Il progetto televisivo, sviluppato dopo due anni di trattative, si presenta come il primo mattone di un vero e proprio “Creedverse”, destinato a comprendere non solo serie live-action ma anche contenuti animati, incluso un possibile anime.
Delphi si focalizzerà sulla Delphi Boxing Academy, la storica palestra di Los Angeles fondata da Tony “Duke” Evers, leggendario mentore di Apollo Creed. Oggi il centro è gestito da suo figlio, Tony “Little Duke” Evers, ed è diventato il cuore pulsante della carriera di Adonis Creed.
L’idea narrativa è chiara: spostare lo sguardo dalla figura carismatica di Adonis verso una nuova generazione di pugili, giovani combattenti alle prese con sogni, sacrifici e sfide personali. Un terreno fertile per intrecci drammatici e nuove linee narrative, ma anche un azzardo creativo che potrebbe deludere una buona parte dei fan storici.
Michael B. Jordan, coinvolto come produttore esecutivo, ha espresso il suo entusiasmo, dichiarando che Delphi rappresenta una tappa cruciale nella costruzione di un universo che da tempo desiderava ampliare.

Quanto senso ha creare un proprio “Universo”
L’entusiasmo dei produttori è palpabile, ma tra pubblico e critica prevale un certo scetticismo. La domanda è semplice: davvero ogni franchise ha bisogno di crearsi il prorpio mondo come ha fatto Marvel?
Il rischio è evidente. Il modello MCU, per quanto rivoluzionario, ha dimostrato di non essere infallibile: negli ultimi anni la Marvel ha faticato a mantenere coerenza e qualità, diluendo l’impatto emotivo delle sue storie.
I film di Creed hanno conquistato il pubblico proprio perché erano storie intime e potenti, concentrate sul percorso personale di Adonis: il legame con l’eredità del padre Apollo, la sua crescita come uomo e come pugile, il rapporto con la famiglia. Espandere a forza questo universo potrebbe snaturare quella dimensione autentica e trasformare la saga in un prodotto di intrattenimento di massa, privo della profondità che l’aveva resa speciale.
Un modello alternativo è quello di Dick Wolf con i suoi franchise televisivi (Law & Order, Chicago Fire, Chicago P.D., Chicago Med). Qui le serie convivono nello stesso universo ma restano entità indipendenti, capaci di reggersi in piedi da sole pur concedendosi occasionali crossover.
Tuttavia, anche questa formula non è priva di insidie. Crossover troppo forzati rischiano di risultare artificiosi, generando confusione e delusione. Lo stesso difetto che spesso viene imputato alla Marvel: eventi ignorati da un film all’altro, supereroi che spariscono senza spiegazione di fronte a minacce globali.
La vera domanda è: Delphi riuscirà a evitare questi errori o cadrà nelle stesse trappole?
Delphi ha bisogno di volti nuovi
Oltre alle questioni narrative, l’espansione di Creed solleva problemi pratici non trascurabili.
Una serie televisiva implica un impegno diverso rispetto a un film. Attori come Michael B. Jordan, con una carriera hollywoodiana in pieno sviluppo, difficilmente potrebbero dedicarsi a lungo a un progetto seriale. Di conseguenza, Delphi dovrà reggersi su un cast nuovo, con volti inediti che dovranno conquistare un pubblico abituato al carisma magnetico di Jordan.
Il rischio è evidente: senza una figura centrale forte, lo show potrebbe sembrare una derivazione secondaria, percepita come “non necessaria”. Il pubblico, spesso molto affezionato a un personaggio principale, fatica ad accettare sostituzioni o deviazioni.
Inoltre, il franchise aveva già una possibile evoluzione organica: la crescita di Adonis verso la maturità e l’introduzione della figlia, destinata a seguire le orme del padre. Una trama naturale e coerente, meno rischiosa rispetto alla costruzione di un universo espanso che potrebbe sembrare artificiale.
Delphi: opportunità o tradimento?
Dal punto di vista industriale, la mossa è comprensibile. Quando un prodotto funziona, l’industria tende a moltiplicarlo. Il cinema contemporaneo è ormai dominato dalla logica del “se vedo profitti, allora va replicato”.
Ma da un punto di vista creativo, il pericolo è chiaro: svilire l’essenza originale di Creed. I film hanno avuto successo perché hanno saputo bilanciare il rispetto per la leggenda di Rocky con una nuova prospettiva fresca e autentica. Spingere troppo sull’espansione rischia di trasformare quella magia in un eco sbiadito, privo della stessa intensità emotiva.
Delphi sarà dunque la palestra di una rinascita narrativa o il ring in cui il franchise andrà incontro alla sua sconfitta più amara?
Il verdetto finale spetta al pubblico
Il pubblico ha amato i film, ma questo non garantisce che amerà anche la serie. Tutto dipenderà dalla capacità degli autori di mantenere viva l’anima del racconto senza cedere alla tentazione di sfruttare eccessivamente il brand.
Alla fine, saranno gli spettatori a decretare se Delphi sarà un degno erede della leggenda di Rocky e Creed o soltanto un prodotto commerciale, un episodio destinato a spegnersi tra i tanti tentativi falliti di imitare la Marvel.
Scopri di più da Considera il film
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.